Orrori del Congo

Flagellazione con uno sjambok, frusta in cuoio tipica africana, di uno schiavo congolese

Con orrori del Congo si indica il periodo compreso tra il 1885 e il 1908, durante il quale furono perpetrate innumerevoli atrocità nello Stato Libero del Congo (comprendente i territori dell'odierna Repubblica Democratica del Congo) che, all'epoca, era uno stato sotto il dominio assoluto del re Leopoldo II del Belgio. Queste atrocità erano particolarmente associate alle politiche di lavoro utilizzate per la raccolta della gomma naturale da esportare. Insieme alle malattie epidemiche, alle carestie e alla diminuzione del tasso di natalità causata da questi fattori, la dominazione straniera contribuì a un forte calo della popolazione congolese. L'entità del calo demografico nel periodo è controversa, con stime moderne che vanno da 1,5 milioni a 13 milioni. La principale causa diretta del declino demografico fu la diffusione di numerose malattie, in particolare la malattia del sonno africana, il vaiolo, l'influenza suina e la dissenteria amebica, che devastarono le popolazioni indigene. Solo nel 1901 si stimava che all'incirca 500.000 congolesi fossero morti a causa della malattia del sonno, numero destinato ad aumentare negli anni successivi, anche a causa delle terribili condizioni in cui la popolazione[1] era costretta a vivere. A raccogliere particolare notorietà internazionale, anche grazie alla diffusione di informazioni da parte dei missionari cristiani, fu il taglio delle mani dei lavoratori, spesso perpetrato dalle forze di gendarmeria locali. Questi dettagli sono stati resi pubblici e hanno riscosso indignazione nel Regno Unito, in Belgio, negli Stati Uniti e altrove, specialmente in Europa. Una campagna internazionale contro lo Stato Libero del Congo iniziò nel 1890 e raggiunse il suo apogeo dopo il 1900 sotto la guida dell'attivista e giornalista britannico Edmund Dene Morel. Il 15 novembre 1908, sotto la pressione internazionale, il governo belga annesse lo Stato Libero del Congo per formare il Congo Belga e garantire una maggiore qualità della vita al popolo congolese[1][2].

  1. ^ a b Storica National Geograpich: "La tragedia del Congo Belga"
  2. ^ (EN) E. E. Sabben-Clare, David J. Bradley e Kenneth Kirkwood, Health in Tropical Africa During the Colonial Period, Clarendon Press, 1980, p. 210, ISBN 978-0-19-858165-9.

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